Fare
stretching statico prima dell’attività fisica è decisamente una cattiva idea.
Elimina la carica che si trova nei muscolo. Pensate a come vi sentite dopo una
lezione di yoga.
Il
riscaldamento non è nient’altro che una stampella psicologica simile ai
calzettoni magici che alcuni atleti professionisti “devono indossare” per vincere.
Dite no! Se non ci riuscite, fatevi aiutare.
Il mio amico
dott. Judd Biasiotto è un uomo del Rinascimento: un ex detentore di record
mondiale nel powerlifting, uno scienziato dello sport, uno scrittore di sport
vincitore di premi. Leggete questo racconto straordinario della sua prestazione
straordinaria in una gara di powerlifting (sì, è correlato ai kettlebell).
“Biasiotto…
dormiva sodo”, ha scritto un atleta che assisteva alla prestazione poco
ortodossa del dott. Judd. Quando mancavano all’appello solo cinque atleti,
Biasiotto fu svegliato dal suo allenatore.
Judd si
alzò, tirò su le spalline della sua tuta e cominciò a fasciarsi le ginocchia.
Mi veniva da ridere. Come poteva un atleta così forte essere così stolto da
ignorare il riscaldamento?
“Un altro
powerlifter scemo”, pensai. “Ecco cos’è questo clown”.
Però quando
Biasiotto salì in pedana per il suo sollevamento di apertura, la mia opinione
cambiò drasticamente. Nel giro di 10 secondi, Biasiotto eseguì una
trasformazione fisiologica descrivibile soltanto come bizzarra. I suoi tratti
facciali sembrarono cambiare davanti ai miei occhi. I peli sulle braccia e
sulle gambe gli si drizzarono e il suo respiro si fece profondo e ritmico. I
suoi muscoli sembrarono diventare più grossi. Complessivamente, la scena era un
po’ spaventosa.
Senza un
singolo riscaldamento, Biasiotto prese il bilanciere, si abbassò e poi esplose
su stabilendo un nuovo record dello Stato della Georgia. Il sollevamento sembrò
ridicolamente facile.
Altre otto
volte nel corso della gara, Biasiotto ripeté la sua trasformazione incredibile
e altre otto volte eseguì sollevamenti apparentemente senza sforzi. Alla fine
della giornata, Biasiotto aveva migliorato 10 record di Stato e aveva vinto la
gara”.
Per la
cronaca. Il dott. Judd Biasiotto non si fermò a livello di stato e
successivamente stabilì 4 record del mondo. Che ve ne sembra di uno squat con
275 kg con un peso corporeo di 60 kg?! A proposito di forza senza troppa massa!
Per
rassicurare il mondo che non era una specie di mostro, il “Dr. Judd”, come è
conosciuto nella comunità del powerlifting, condusse uno studio usando come
soggetti altri powerlifter avanzati. Un gruppo si riscaldava con carichi più
leggeri prima di eseguire i sollevamenti con massimali; l’altro gruppo no.
Ascoltate
bene. CINQUE VOLTE SU SEI IL GRUPPO SENZA RISCALDAMENTO HA OTTENUTO
RISULTATI MIGLIORI nello squat e nella distensione su panca!
Cosa capite
da questa storia? Nessun dato indica che il riscaldamento migliora la
prestazione o riduce il rischio di infortunio. Anche nel caso di atleti molto
grossi che sollevano carichi molto, molto pesanti. Perciò non perdete tempo
facendo cyclette o allungamenti, d’accordo?
Usate il
vostro buon senso. Non rompetevi la testa con un esercizio a cui il corpo non è
abituato. Approcciate con attenzione i movimenti nuovi. Cominciate piano e
incrementate gradualmente, nel corso di un allenamento e poi nel corso di
settimane e mesi. Organizzate gli esercizi nell’ordine in cui sembrano
aiutarsi, invece di combattersi, a vicenda. Alla fine, quando vi sarete
adattati a un certo esercizio, potete essere più aggressivi fin dall’inizio.
Non avrete problemi a prendere il vostro kettlebell, a freddo nel corso della
giornata, per fare strappi o qualsiasi altra cosa.
Nessuno di
questi consigli è inteso significare che è impossibile infortunarsi. Significa
soltanto che il rischio di infortunio non aumenta. Sappiate che se credete
religiosamente che vi infortunerete se non fate riscaldamento, allora vi
infortunerete. Questa è la forza della suggestione. Quindi continuate a fare
riscaldamento e cominciate a farvi visitare da un terapeuta.
(Prego, per
il tempo che vi ho fatto risparmiare!)
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